Speciale costellazioni: la madre, chiave di tutte le relazioni
Speciale evnti AbeOS
a cura di Giulia Matricardi
Con questo secondo articolo, di una serie di 3, scritto dalla conduttrice delle costellazioni familiari che si terranno a Raiano domenica 6 aprile condotto da Giulia Matricardi (CLICCA QUI SE VUOI MAGGIORI INFO), entriamo nel mondo dell’evoluzione interiore. Giulia ci illustra le dinamiche associate alla famiglia che caratterizzano l’esperienza pratica che vivremo nelle costellazioni
La mamma è il movimento verso il successo, il nutrimento, la felicità, la realizzazione nella coppia, nel lavoro, nella vita. Chi sa prendere dalla propria madre, sa prendere nella vita. Dunque smette di attendere e di combattere.
Bert Hellinger, il padre fondatore delle costellazioni familiari/spirituali sulla mamma diceva: “chi non è in grado di andare verso la propria madre, non è neppure in grado di andare verso il partner.” “chi ha la propria madre, ha lavoro.” “chi prende sua madre può mangiare.” In sintesi la mamma è la chiave di tutte le relazioni, è la nostra vita.
Il movimento interrotto è un fenomeno che accade spesso in età precoce, sin dalla nascita, quando il bambino vorrebbe accedere alla mamma, ma per qualsiasi motivo non è possibile. Questo movimento interrotto ostacola e impedisce ogni altro movimento dell’esistenza; a cominciare da quello verso il padre.
È sufficiente che la mamma torni a lavorare, che stia vivendo un lutto, che nasca un fratellino, che abbia un problema di salute o che sia preoccupata per un familiare per far percepire al bambino la separazione dalla mamma, la grande dea, fonte di vita, di nutrimento e di protezione per instillare questa memoria al suo interno insieme al senso di abbandono e sfiducia.
SOTTOLINEO CHE NON E’ COLPA DELLA MAMMA (un magnifico essere umano che fa del suo meglio SEMPRE), MA DA COME GLI EVENTI VENGONO PERCEPITI DAL BAMBINO.
NON SERVE ANALIZZARE o CAPIRE IL “TRAUMA” DELLA SEPARAZIONE, piuttosto occorre RI-ATTRAVERSARE QUELLO STRAPPO CON IL LAVORO FISICO, IL MOVIMENTO, per SCIOGLIERLO E LASCIARLO ANDARE.
L’anima e il corpo non hanno la percezione del tempo infatti nelle costellazioni emerge chiaramente in pochi secondi la memoria cellulare del dolore della separazione del bambino rimasta congelata nell’adulto da tutta una vita.
L’adulto che torna a fondersi nel grande amore della mamma, si scioglie in un abbraccio antico e riscrive così il suo mito, dal NO al “SI MAMMA”: inizia inequivocabilmente una nuova vita! La vita ci sorride se la guardiamo con gli occhi dell’amore e che ci piaccia o no, noi siamo una cellula della nostra mamma. C’è un amore più grande di chi ci ha donato la vita? Di chi ci ha tenuto per nove mesi dentro di lei mettendo a rischio la sua stessa vita? Possiamo solo onorare questo immenso dono ricevuto vivendo con GIOIA!
Vi saluto con un altro insegnamento del mio Maestro B. Hellinger: una persona che ha preso la mamma nel suo cuore la riconoscete perché irradia gioia e tutti vogliono stare con lei. Osserveremo insieme questo movimento, se è il tuo momento.