Un tessuto sociale comprende e dichiara che una scuola di osteopatia è un valore per una comunità: succede a Raiano

Dalla Scuola

A maggio il Comune di Raiano dovrà eleggere una nuova amministrazione per scadenza di mandato della precedente. Ovviamente gli schieramenti politici e civici cominciano a mettere sul tavolo le carte dei loro programmi. Nella Scuola di Osteopatia AbeOS (http://www.abeos.it), che ha sede proprio nel comune delle ciliegie, è stato recapitato un programma elettorale di una delle forze che competerà nella tornata elettorale. Con sicuramente piacevole sorpresa, vediamo citato il nostro istituto in termini elogiativi, come una risorsa del territorio. Si realizza, seppur con le dovute pinze da utilizzare per un programma per le elezioni, quell’idea del valore socio-sanitario ed economico che una scuola come la nostra fornisce al territorio, idea da sempre spinta con ogni forza ed energia dal Direttore Generale Marcello Luca Marasco. Chiaro che AbeOS, con il suo indotto sull’economia locale (di un valore estremamente elevato), con la notevole attività clinica (medicina sociale con enormi risparmi di spesa pubblica), di impulso alla ricerca (proprio in questi giorni finalmente se ne capisce il valore), ha un forte impatto su un tessuto sociale come quello di una piccola comunità come è Raiano. Finalmente cosa può significare una scuola di osteopatia viene scritto nero su bianco da terze parti. Chiaro anche che è difficile vedere su un programma elettorale una frase (che invento) tipo: “il nostro partito crede fermamente che l’arrotino Pedrazzini sia un valore per il nostro comune, votateci“. E’ difficile vederlo se si è un semplice negozio (pur essendo preziosi gli arrotini). Se si è un’attività che produce lavoro e, soprattutto, tanta roba nel sociale e nel sanitario, ecco che si può arrivare a vederlo. Probabilmente l’esempio di Raiano è unico in Italia, premiando la scelta di avviare un istituto in una comunità come questa. Nelle precedenti tornate elettorali tutti gli aspiranti sindaci hanno chiesto un colloquio con il Direttore prima delle elezioni, poi … “verba volant“. Ora invece siamo di fronte ad uno “scripta manent“, e questa sarà una responsabilità politica per le forze che si sono così espresse. Ora Marcello Marasco chiederà un incontro con queste forze per comprendere meglio le loro intenzioni e per fare una semplice domanda: “come?“. E per vedere se, una volta tanto, verrà smentito Otto Von Bismarck con la sua celebre frase: “non si mente mai così tanto come dopo la caccia, durante la guerra e prima delle elezioni“. Intanto godiamoci gli apprezzamenti aspettando le evoluzioni.


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