Osteopatia a tutta nei mondiali di canottaggio: Nazionale della Romania all’avanguardia

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E’ quasi passata una settimana dall’arrivo della maggior parte delle nazionali a Linz in Austria per i mondiali assoluti di canottaggio, tra il 28 e la fine della manifestazione (prevista il 1° settembre) si entra nel momento clou, quello a più alta tensione, perché si staccano i biglietti per andare a Tokyo alle Olimpiadi del 2020. E questo sembra essere ancor più importante che diventare campioni del mondo. La Scuola di Osteopatia AbeOS sta fornendo trattamenti ai 41 atleti divisi in 11 equipaggi della Nazionale Rumena. Si lavora la sera, dopo cena in hotel, per chi abbia anche il minimo fastidio; si lavora nell’immediato pre-gara con gli atleti che ricevono il loro programma ove c’è il trattamento di osteopatia prima del riscaldamento e della messa in acqua dell’imbarcazione. Gli stessi canottieri, terminate le proprie gare, tornano quasi immediatamente dagli osteopati. Ci sono nazionali dai ricchi budget, ma qui a Linz vediamo sporadicamente solo dei fisioterapisti (li ha anche la Romania) che si limitano a fare stretching passivo agli atleti. Sul campo regate si vede solo questo. Un plauso quindi alla Romania e al suo essere innovativa verso l’osteopatia, convinta che i suoi atleti saranno più performanti in gara e recupereranno prima dal post gara, condizione fondamentale in manifestazioni ad alta intensità come questa.

Nella foto (archivio AbeOS): collage di ricordi dai Campionati Europei di Lucerna 2019, già in quell’occasione Romania avanguardista nell’osteopatia in ambito sportivo


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