Speciale sulle costellazioni familiari: il gemello superstite
Dalla ScuolaTerzo articolo della conduttrice delle Costellazioni Familiari che si terranno a Raiano domenica 6 aprile condotto da Giulia Matricardi (CLICCA QUI SE VUOI MAGGIORI INFO), entriamo nel mondo dell’evoluzione interiore. Giulia ci illustra le dinamiche associate alla famiglia che caratterizzano l’esperienza pratica che vivremo nelle costellazioni
a cura di Giulia Matricardi
Grazie alle numerose pubblicazioni riportate nel libro “La sindrome del gemello scomparso” di Alfred R. & Bettina Austermann e alle molteplici evidenze nelle costellazioni familiari è ormai alla luce del sole che 1 gravidanza su 10 inizia con più embrioni. Cosa vuol dire?
Un bambino su dieci condivide le prime settimane di gestazione con uno o più gemelli, spesso (anzi quasi sempre), prima che la mamma si accorga di essere incinta gli altri feti sono già andati via, mostrando alla prima ecografia una gravidanza singola!
Quando gli embrioni sono due , si odono reciprocamente molto presto, prima delle 6 settimane: l’uno ode la circolazione sanguigna dell’altro, la membrana che li avvolge è talmente sottile che non impedisce il contatto fisico tra loro. Quando un gemello si ritrae, l’altro lo percepisce! I battiti del cuore diventano più deboli e i movimenti rallentano, poi cessano completamente, lasciando nella memoria cellulare un vuoto, un senso di perdita e abbandono che si imprimono a vita sul gemello sopravvissuto, (superstite) che nascerà. Cosa comporta questo scenario nella vita da adulti?
In primis si evidenziano: un male di vivere, una nostalgia, un senso di mancanza e sfiducia perenni, un vuoto interiore, tutti inspiegabili e ingiustificabili razionalmente; spesso queste persone riferiscono “non ho ragioni concrete di sentirmi così”. La quasi totalità dei gemelli superstiti non sa di esserlo.
Altra percezione che hanno i gemelli superstiti è il non sentirsi degni dell’amore, del denaro, del successo… si sentono in colpa nell’essere in vita, la domanda che vivono interiormente è “perché tu sei andato via e non io?”. Nelle rappresentazioni durante le costellazioni familiari sistemiche emerge chiaramente la simbiosi dei due o più gemelli che si cercano da una vita, un amore viscerale, (nè con te né senza di te), le anime si riconoscono all’istante come parti l’uno dell’altra, senza se e senza ma.
Gran parte dell’energia psichica ed emotiva dell’individuo è impiegata per boicottare la risoluzione del movimento, ma solo dopo aver ri-abbracciato quel gemello andato perduto, solo dopo aver integrato il dolore del lutto, possono volerci mesi se non addirittura anni, si sboccia alla vita come mai fatto prima. Il dolore diviene motore creativo, intraprendenza, entusiasmo.
Solo dopo il giusto tempo si saprà cosa tenere, cosa lasciare, cosa cambiare della vecchia vita; basta semplicemente osservare che molte coppie a tre / quattro esistono perché i protagonisti erano gemelli che condividevano lo spazio dell’utero con uno o altri due. Spesso sono gli animali domestici a farsi carico di rappresentare un gemello nella famiglia o un figlio abortito, o i figli stessi di una coppia, non è raro che un genitore proietti il suo gemello sul figlio (le conseguenze nefaste sono di vasta portata per tutti).
La presenza invece di un fratello non nato/escluso determina rabbia, colpa, sentirsi abusivi o invisibili, sentirsi precari o abitati da altri, non avere il proprio giusto posto. E’ Meno viscerale del gemello superstite, (in quanto non è stato condiviso nella stessa gravidanza l’utero), il movimento cruciale è l’identificazione con il non nato e si tenta di riportarlo in famiglia con fallimenti, malattie, incidenti, sofferenze.
Ciascuno di noi viene al mondo con un copione già pronto: lo prepara il sistema familiare attraverso il confluire di tutti i temi sistemici risolti e irrisolti che provengono dai due rami familiari, lo script segreto che influenza l’inconscio e dirige occultamente la vita. Ma qualsiasi sia il copione può essere in qualsiasi momento portato alla coscienza e modificato o cancellato attraverso una nuova decisione, dopo tutto sta sempre a noi la scelta ultima di cosa fare di questo prezioso dono ricevuto della vita. Se è il tuo momento, durante l’incontro osserveremo insieme questi movimenti.